I frutti del gelso macchiano
Dopo tre anni di lavori siamo felici di invitarvi all'inaugurazione della Villa Iblea, luogo di passaggio e di incontro, a immagine della Sicilia, aperto al Mondo con la sua memoria.
Incontri con artisti e le loro opere
Michele Ciacciofera
Sylvie Luccisano
Rossella Poidomani
Sarah Ritter
Anna Safiatou Touré
Guus van Eck
Con delle opere permanenti di Karine Rougier e Philippe Terrier-Hermann
Villa Iblea rappresenta il tentativo di costruire un’ utopia,
una comunità a geometria variabile,
un’economia equa fondata sulla condivisione e sul dono al servizio di un progetto.
Intende associare cultura ed arti di tutti i generi, senza alcun pregiudizio gerarchico:
agricoltura, arti visive e sonore, cibo, letteratura
e quant’altro vi si possa unire, mantenendo sempre presente la centralità della persona.
Villa Iblea è un luogo di passaggio a immagine della Sicilia, aperto al Mondo,
come l’Isola, in mezzo al mare, tra tre continenti,
modellata nei secoli dalle donne e dagli uomini che vi hanno vissuto.
Da Domenica 28 Luglio a Domenica 16 Agosto 2024
Artisti
Michele Ciacciofera nasce a Nuoro e si trasferisce sin dall’infanzia a Palermo. Attualmente vive e lavora a Parigi. Parallelamente agli studi in scienze politiche, sociologia ed antropologia, frequenta nella città natale lo studio di Giovanni Antonio Sulas, artista e architetto sardo. La pratica artistica di Ciacciofera spazia tra una vasta gamma di mediums: disegno, pittura, scultura, installazione, video, fotografia, suono. Sin dall’inizio dell’attività, si dedica a un attento studio del rapporto tra l’uomo contemporaneo e la natura, esplorando tematiche come la memoria soprattutto archetipale, le relazioni sociali e l’universo dei sentimenti esaminati anche sotto il profilo antropologico. La sua opera si confronta con temi prima esistenziali poi più segnatamente politici e sociali, attraverso un linguaggio visivo complesso dalla forte valenza simbolica. Recentamente era presente alla 57ma Biennale d’Arte di Venezia “Viva Arte Viva”, e con una installazione sonora a Documenta 14 di Kassel/Atene, Museo MAN (Nuoro), CAFA Museum (Beijing), Summerhall (Edinburgh), Palazzo Montalto (Siracusa), Fondazione Sambuca (Palermo), White Box (New York), IMMA Museum (Dublin). In questo momento alla Passerelle (Brest) e alla Biennale di Mardin in Turchia.
Sylvie Lucissano è studentessa all'ultimo anno di master a l’ISBA di Besançon. Pratica disegno, fotografia, video e ceramica. Sceglie i medium in base agli incontri.
Ogni mattina ha un appuntamento con un luogo, tra incontro fortuito e un ritrovo. Qui esplora ogni dettaglio, ed elenca le specie viventi che appaiono secondo le stagioni. Durante il suo soggiorno di ricerca in Sicilia attraversa la città di Palermo per incontrare il mondo vegetale e coloro che se ne commuovono e se ne occupano.
Rossella Poidomani è una giovane artista che lavora a Modica. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Palermo con specializzazione in pittura, ed è una delle fondatrici dello spazio indipendente “) ( artist run space” (Parentesi tonde) a Palermo. Nel suo ambiente, nella Sicilia sud-orientale, dove convivono verde, umidità e calcare, ha potuto studiare a lungo il rapporto tra la natura, l'uomo e il mondo, e l'alterazione della materia dovuta allo scorrere del tempo. Lo studio sul campo circa l’apicoltura ha contribuito a porle continuamente interrogativi che riguardano il rapporto con noi stessi e con gli altri in quanto esseri e corpi che stanno al mondo. Per la sua ricerca è importante avere costantemente stimoli dalle relazioni con artisti delle più diverse generazioni e soprattutto emergenti, la collaborazione con le istituzioni artistiche nazionali ed estere, così da avere un dialogo diretto col mondo, tra le sue ultime esperienze sono stati importanti l’esposizione Die Grosse al Kunstpalast a Dusserdolf, il Festival International d’art contemporain Sete-Palermo, curato da Federica Fruttero, con l’esposizione al CRAC a Sète e la selezione al Nuovo Grand Tour 2023 con residenza a La Métive.
Sarah Ritter è una fotografa francese diplomata all'Ecole nationale supérieure de la photographie di Arles. Insegna fotografia all'ISBA di Besançon.
Attenta ai legami tra scienza, immagine e industria, da diversi anni sviluppa una ricerca sull'estrazione intessendo legami tra l'attività estrattiva del minerale, la sua storia passata e contemporanea e l'estrazione di dati operata dagli scienziati. Durante questo estate fa una residenza alla Fondazion sant’Elia di Palermo. In Sicilia si interessa alle miniere di zolfo e di potassio.
Anna Safiatou Touré è un giovane artista multidisciplinare franco-maliana con sede a Bruxelles e laureata nel dipartimento di fotografia dell'ENSAV La Cambre.
Nata a Bamako, Anna Safiatou ha lasciato il Mali per la Francia in un'età in cui non poteva conservare ricordi perenni. Questa frustrazione ha animato in lei il desiderio di comprendere la migrazione, le relazioni tra due terre, due culture, e quelle tra colonizzati e colonizzatori di ieri e di oggi. Questa frustrazione gli ha anche permesso di osservare e decodificare l'esotismo che l'Africa nera evoca ancora oggi nel nostro immaginario collettivo. Attraverso diversi mezzi cerca di creare un legame tra i nostri percorsi di giovani sradicati e i luoghi che ci circondano. Il territorio siciliano e la sua storia sapranno certamente risvegliare nuove prospettive legate alle sue ricerche. Durante questo estate fa una residenza alla Fondazion sant’Elia di Palermo.
Guus van Eck. Ha studiato a Maastricht presso l'Accademia di Belle Arti e l'Accademia Jan van Eyck e si è trasferito in Italia dopo la laurea per mettere in pratica le sue abilità pittoriche. Van Eck porta sempre con sé un album da disegno, in cui produce studi sulle sue esperienze visive e mentali. Dopo essersi preparato in questo modo, chiude il suo album da disegno e dipinge i suoi gouaches e le tele a olio dall'immaginazione. Realizza le sue famose vedute della città con la pittura a guazzo, su carta o tela. Di solito lavora seduto per terra, allestendo la sua composizione con un grande pennello, con una calligrafia luminosa e colorata. In una fase successiva, lavora sui dettagli con le matite colorate. Van Eck lavora spesso in serie, in cui permette alle sue opere di competere tra loro, mettendo a disposizione solo quelle più interessanti a suo piacimento. I suoi soggetti preferiti sono i paesaggi urbani, i motivi siciliani, i vasi e i motivi greci e il paesaggio generale.